Le malattie trasmissibili sono quelle che si diffondono da una persona all’altra attraverso il contatto fisico con una persona infetta, il contatto diretto con una superficie infetta, attraverso l’aria e la puntura (di un insetto o di un animale). Negli ultimi anni, le misure igienico-sanitarie, il controllo degli alimenti, i vaccini e gli antibiotici sono riusciti a limitare le malattie trasmissibili, salvando così la vita di milioni di persone. Tuttavia, fattori socioeconomici, comportamentali e ambientali, insieme ai viaggi e alle migrazioni internazionali, portano alla diffusione di queste malattie.
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Purtroppo, a causa di fattori socioeconomici, alcune popolazioni sono più soggette a malattie infettive.
I bambini migranti sono più esposti alle infezioni respiratorie e alle malattie diarroiche. In particolare, spesso soffrono di infezioni croniche come la tubercolosi, l’epatite B e C, la malaria, i parassiti intestinali, la sifilide e il virus umano T-linfotropico di tipo 1 o 2.
Inoltre, uno studio ha rilevato che i bambini rifugiati non accompagnati hanno un rischio maggiore di essere colonizzati da batteri multifarmaco-resistenti (cioè resistenti alla maggior parte degli antibiotici). Questo potrebbe portare i bambini a sviluppare infezioni molto gravi che richiedono cure ospedaliere specializzate.
Inoltre, i bambini che provengono da famiglie con un basso livello di istruzione sono più a rischio di HIV/AIDS, tubercolosi e malaria.
È un dato di fatto che il rispetto delle norme igieniche di base e i programmi di vaccinazione sono due metodi consolidati per combattere le malattie trasmissibili.
Il Rapporto mondiale sullo sviluppo idrico delle Nazioni Unite del 2021 sottolinea il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari attraverso un accesso equo ai servizi idrici, igienico-sanitari e igienici (WASH), in quanto essenziali per la salute e il benessere umano. Non c’è da stupirsi che “Acqua pulita e servizi igienici” sia al sesto posto tra i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite.
Tuttavia, alcune famiglie che vivono in condizioni di povertà non hanno ancora accesso alle infrastrutture igieniche di base, mentre la popolazione di rifugiati è in costante aumento nel corso degli anni, mentre l’accesso al WASH rimane limitato. Inoltre, le opzioni di alloggio offerte ai rifugiati spesso presentano condizioni igieniche nocive che peggiorano la loro salute.
L’assenza di adeguate fonti d’acqua pulita e di servizi igienici di base può portare a malattie trasmissibili. Inoltre, le cattive condizioni igieniche e le malattie oro-fecali si aggravano a vicenda, creando un circolo vizioso che può provocare una crisi epidemica.
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Fonte: https://www.who.int/multi-media/details/health-promotion-1
È un dato di fatto che le difficoltà economiche e/o lo sfollamento possono costituire un ostacolo alle visite mediche programmate, perché i genitori devono stabilire priorità diverse per provvedere alle loro famiglie. Tuttavia, le vaccinazioni sono molto importanti per i bambini, perché li proteggono da varie malattie gravi. Pertanto, i bambini non vaccinati o parzialmente vaccinati dovrebbero sottoporsi a vaccinazioni supplementari per rispettare i programmi di immunizzazione nazionali.
Sono state evidenziate basse percentuali di vaccinazione per le seguenti malattie: